IL DIRITTO ALL’OZIO E AL SELVAGGIO

SELVAGGIO

8. IL DIRITTO AL SELVAGGIO – Anche nel cosiddetto tempo libero tutto è preorganizzato. Siamo nell’epoca dei “divertimento”. I parchi gioco sono programmati nei dettagli. Così accade anche nel piccolo, nei parchi delle scuole o nelle aree verdi delle città, compreso l’arredo urbano. Ma dov’è la possibilità di costruire un luogo di rifugio-gioco, dove sono i canneti e i boschetti in cui nascondersi, dove sono gli alberi su cui arrampicarsi? Il mondo è fatto di luoghi modificati dall’uomo, ma è importante che questi si compenetrino con luoghi selvaggi, lasciati al naturale. Anche per l’infanzia

 

Due incontri con l’autrice Lara Albanese

Primo incontro

Durante un laboratorio in città non è facile rispettare questo diritto naturale dei bambini. Abbiamo quindi pensato di lavorare con immagini e suggestioni sia visive che uditive e di costruire coi bambini una caccia al tesoro che li porti a ricercare nella natura ai margini delle città ciò che in realtà esiste ancora, ma viene spesse ignorato. Al termine del laboratorio ciascun bambino costruirà un taccuino dell’esploratore selvaggio sul quale autonomamente nelle settimane successive riporterà le sue scoperte.

 

Secondo incontro

Simuleremo una conferenza scientifica di esploratori del selvaggio, ciascun bambino riporterà le sue scoperte e noi porteremo, piccoli animali come girini, lucertole e lumache per mostrare ai bambini come vivono i piccoli animali in città.

 

Bibliografia:

Per genitori

F. Codello, I. Stella, Liberi di imparare, AAM Terra nuova

G. Zavalloni, La pedagogia della Lumaca, EMI

 

Per i bambini

B. Pitzorno, La casa sull’albero

G. Durrel, La mia famiglia e altri animali (anche per adulti)

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