COME IL DESIDERIO

Il potere misterioso della poesia in Pablo Neruda, Federico Garcia Lorca, Vladimir Majakovskij e Bertolt Brecht

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il respiro del novecento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella mattina verde, / volevo essere cuore. / Cuore. / E nella sera matura / volevo essere usignolo. / Usignolo. / (Cuore, diventa color arancio. / Cuore, / diventa color d’amore.) / Nella mattina viva, / volevo essere io. / Cuore. / E nella sera tramontata / volevo essere la mia voce. / Usignolo. / Cuore, diventa color d’arancio! / Cuore, / diventa color d’amore!”. F. García Lorca

LEZIONE / SPETTACOLO
Letizia Fuochi: voce e chitarra
Francesco Cusumano: chitarra
 

“Come il desiderio” è la voce ancestrale della poesia, profonda e carica di duende, quel potere misterioso che tutti sentono ma nessun filosofo spiega. Voce ruvida di speranze infrante e illusioni perdute, disperata come un colpo al cuore per Majakovskij; un canto legato alla Terra che diventa Donna in un’unione perfetta di simboli, di corpi, nel miracolo dell’Amore per Neruda. Infine, “Come il desiderio” è la voce del dubbio, cinico e sfrontato, alla ricerca della fuga verso una salvezza inesistente e vana, comune a tutti, per un inevitabile destino, scriveva Bertolt Brecht.

 

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