Giovedì 11 dicembre 2025 ore 19.00
Biblioteca delle Oblate – Sala Sorica Dino Campana – Altana Marielle Franco – Via dell’Oriuolo, 24 – Firenze

Nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo, giunta alla VIII edizione, l’Associazione culturale La Nottola di Minerva – grazie al contributo del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze in collaborazione con la Biblioteca delle Oblate, Todo Modo e Tram di Firenze S.p.A., presenta il quinto appuntamento del ciclo Identità legami e scrittura – Aperitivo con Autore:

Identità legami e scrittura – Aperitivo con gli autori:

Chiara Giaccardi e Mauro Magatti

Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo?

Il Mulino

Introduce Matteo Abriani

Gli autori dialogano con Andrea Simoncini

Letture a cura di Federica Miniati

Musica a cura di Francesco Gherardi e Fabrizio Mocata

Una serata speciale in compagnia di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, sociologi e intellettuali di spicco del panorama contemporaneo, capaci di leggere con profondità le trasformazioni culturali e sociali del nostro tempo.

L’incontro fa parte del ciclo Identità, legami e scrittura – Aperitivo con Autore, nell’ambito della rassegna Identities. Leggere il contemporaneo, che propone appuntamenti letterari con musica dal vivo alla Biblioteca delle Oblate.

La presentazione si terrà alle ore 19.00 nella Sala Storica Dino Campana, dove gli autori dialogheranno con Andrea Simoncini, introdotti da Matteo Abriani. Le letture saranno affidate a Federica Miniati.

A seguire, il pubblico potrà salire sull’Altana Marielle Franco per un momento conviviale con vista sui tetti di Firenze, dedicato all’aperitivo e al firmacopie con gli autori.

Chiara Giaccardi e Mauro Magatti presenteranno Macchine celibi. Meccanizzare l’umano o umanizzare il mondo? (Il Mulino), un saggio che indaga le sfide del nostro tempo: dalla società frammentata al digitale, dall’illusione dell’efficienza all’isolamento dell’individuo, fino alla necessità di una “politica dello spirito” capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre comunità.

Un appuntamento per riflettere insieme sul nostro presente e immaginare nuove strade possibili, intrecciando pensiero critico, letteratura, musica ed esperienza condivisa.

Siamo nell’epoca delle macchine celibi, dove l’essere umano viene modellato da ciò che lui stesso ha costruito. La via d’uscita sta nel recuperare ciò che la modernità ha emarginato: il dialogo, il pensiero, lo spirito. Perché la felicità non è celibe (e nemmeno la libertà). Cosa resta oggi della modernità definita «liquida» da Zygmunt Bauman? Il modello di sviluppo che ha dominato il passaggio di secolo è ormai tramontato. Come tenere insieme, allora, una società sempre più grande e frammentata, che si sbarazza dell’ordine morale tradizionale in nome della libertà personale? Il digitale, che si propone come antidoto alle spinte disgregatrici della nostra epoca, è allo stesso tempo un potente catalizzatore di nuovi problemi. Il risultato è paradossale: massima efficienza e massimo caos comunicativo coesistono. E mentre le macchine intelligenti diventano sempre più simili all’uomo, l’uomo rischia di regredire a «macchina celibe»: un Io isolato, performante, privo di legami e incapace di riconoscere l’altro. Questo libro ci richiama all’urgenza di un pensiero nuovo, a partire dalla riscoperta di una «politica dello spirito» capace di restituire senso, legami e futuro alle nostre società. Siamo a un bivio: sta a noi scegliere la direzione.

Chiara Giaccardi è professoressa ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna anche Sociologia e Antropologia dei media. Dirige la rivista Comunicazioni Sociali – Journal of Media, Performing Arts and Cultural Studies. I suoi studi si concentrano sulle trasformazioni culturali, la comunicazione digitale, i processi di globalizzazione e le relazioni affettive nell’era dei media.

Mauro Magatti è professore ordinario di Sociologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dirige il Centro ARC (Anthropology of Religion and Cultural Change). Editorialista del Corriere della Sera e collaboratore di Avvenire, ha conseguito il dottorato in Social Sciences in Gran Bretagna. Le sue ricerche si concentrano sul cambiamento culturale, la società civile, le dinamiche della globalizzazione e la generatività sociale.

Insieme hanno pubblicato per il Mulino La scommessa cattolica (2019), Nella fine è l’inizio (2020), Supersocietà (2022) e Macchine celibi (2025).

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