Giovedì 2 settembre 2021
ore 21.00
Palazzo Medici Riccardi – Cortile di Michelozzo

L’associazione culturale La Nottola di Minerva, nell’ambito del progetto Felicità Metropolitane – V edizione, con il patrocinio della Città Metropolitana, presenta:

Un cuore da campione – Storia di Ludwig Guttmann, inventore delle Paralimpiadi

Giuntina editore

Roberto Riccardi dialoga con Maria Cristina Carratù

Letture a cura di Marcello Sbigoli

Musiche a cura del Quartetto d’archi dell’Orchestra da Camera Fiorentina – Direttore Musicale Stabile Giuseppe Lanzetta

Neri Nencini, Sarah Lie, Niccolò Presentini, Martina Bellesi

 

Ludwig Guttmann voleva essere un neurologo, curare le lesioni spinali, aiutare gli altri. Ma nel 1938, dopo la Notte dei cristalli, capì che la situazione degli ebrei in Germania stava rapidamente precipitando: essere uno dei medici più stimati del paese non avrebbe salvato lui e la sua famiglia dalla deportazione. Raggiunse così l’Inghilterra, e qui avviò una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre l’approccio alla paraplegia. A Stoke Mandeville, l’ospedale che iniziò a dirigere nel 1944nel Berkshire, i feriti di guerra non avrebbero incontrato né avversione né commiserazione. Questi giovani – perlopiù piloti della RAF impegnati a difendere l’Europa dalla minaccia nazista – erano «il meglio degli uomini» e non meritavano di marcire in un letto. Alla disperazione e ai sedativi, Guttmann preferì l’attività sportiva, l’aria fresca, la gioia dei rapporti umani. Ragazzi che la guerra aveva drammaticamente segnato tornavano alla vita grazie all’entusiasmo di una sana competizione. L’anno della svolta fu il 1960, quando grazie al medico italiano Antonio Maglio i «Giochi di Stoke Mandeville» approdarono a Roma, in occasione della XVII Olimpiade. Nacquero così le gare paralimpiche.

Un cuore da campione non racconta solo la vita di un personaggio straordinario fortunosamente scampato alla Shoah, celebra anche un’avventura coraggiosa che ha cambiato in profondità il nostro modo di intendere lo sport, il corpo e i rapporti umani. Una rivoluzione che oggi sopravvive nella determinazione di tutti gli atleti paralimpici, nel grido di gioia di Bebe Vio e nella forza indomita di Alex Zanardi. Una rivoluzione iniziata con una palla medica lanciata da un letto all’altro, in un ospedale sperduto nella campagna inglese, e giunta infine sul podio olimpico con un oro al collo.

Roberto Riccardi, nato a Bari e residente a Roma, ha iniziato a pubblicare nel 2009. Il suo primo libro Sono stato un numero, dedicato all’ex deportato romano Alberto Sed di recente scomparso, è stato fra quelli premiati da Adei-Wizo e ha vinto l’Acqui Storia. Per la Giuntina ha firmato poi La foto sulla spiaggia (2012), romanzo storico sullo sfondo dei campi di sterminio, e La farfalla impazzita (2013), biografia di Giulia Spizzichino scritta con lei. Autore di narrativa gialla, ha toccato il tema della Shoah anche nel noir La notte della rabbia (Einaudi Stile Libero, 2017).

Una performance  letteraria e musicale alla ricerca della felicità attraverso parole e musica.

Il quartetto d’archi, diretto dal Maestro Giuseppe Lanzetta, direttore dell’Orchestra da Camera Fiorentina, presenta un programma musicale che riprenderà le celebri colonne sonore eseguite con la maestria di strumenti classici sul tema della forza della vita, delle strategie di resilienza e più in generale della capacità di resistere e di superare i limiti.

 https://www.orchestrafiorentina.it/it/home

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili nel rispetto delle normative anti-Covid19

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intervista a Roberto Riccardi su Controradio

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