Giovedì 26 maggio 2022
ore 18.00
presso Biblioteca Medicea Laurenziana – Piazza San Lorenzo, 9 – Firenze

Nell’ambito della rassegna IDENTITIES. Leggere il contemporaneo, giunta ormai alla V edizione, l’associazione culturale La Nottola di Minerva, con il contributo del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze, nonché dello sponsor Tram di Firenze S.p.A. e in collaborazione con la Biblioteca Medicea Laurenziana nell’ambito della rassegna Il Maggio dei Libri 2022, presenta:

Identità culturale e lingua

Vera Gheno

Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole

Super ET Opera Viva

Chiamami così. Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo

Il Margine

L’autrice dialoga con Maria Cristina Carratù

Letture a cura di Federica Miniati

Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole: Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia così» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo così di far sempre più danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio. E in queste pagine, lievi ma dense, distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando, capita a tutti, anche ai più «intelligenti». Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.

Chiamami così. Normalità, diversità e tutte le parole nel mezzo

“Per me siete tutti uguali: no. La diversità va celebrata e nominata bene.”

Negli ultimi tempi, si parla in toni anche molto accesi di linguaggio inclusivo o ampio: che cos’è, come funziona, a chi e a cosa serve? Si tratta di un eccesso di politicamente corretto, oppure è un tema con cui, volenti o nolenti, dobbiamo fare i conti?

In cinque brevi e stimolanti capitoli (Differenze; Normalità; Normali, diversi, parole; Inclusività; Rapportarsi con le differenze) Vera Gheno cerca di fare il punto sul dibattito che si è sviluppato in Italia intorno al linguaggio, con l’intento di aiutare il lettore a prendere una posizione. Perché non c’è giustificazione più banale che non curarsi dell’argomento affermando “Ho sempre detto così”.

Vera Gheno (1975)

Sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca e per quattro anni con la casa editrice Zanichelli, oggi è ricercatrice presso l’Università di Firenze. Tra le sue pubblicazioni: Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi) (2016); Sociallinguistica. Italiano e italiani dei social network (2017); Potere alle parole. Perché usarle meglio e Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (2019); Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento (2020); Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole (con Federico Faloppa) e Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole (2021).

Ingresso libero su prenotazione nel rispetto delle normative anti-Covid19

Biblioteca Medicea Laurenziana – Tel 055 2937911 – negli orari di apertura della Biblioteca

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Intervista a Vera Gheno su Controradio

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